Diabete, gli esperti: «La cura migliore? La prevenzione»
Parlano gli specialisti del Centro diabetologico di Viterbo. Nella struttura, aperta da lunedì a venerdì, dal 2010 gli utenti vengono aiutati ogni giorno a gestire la patologia
Sensibilizzare la popolazione per diffondere la cultura della prevenzione al diabete, soprattutto tra i più giovani. Con questo obiettivo operano gli specialisti del Centro diabetologico della Ausl di Viterbo. Si tratta di una struttura ospitata nella Cittadella della Salute di via Enrico Fermi, nata con lo scopo di creare un punto di riferimento per tutti i malati di diabete della provincia.
Il centro, attivo dall’aprile del 2010, è aperto dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14 e il martedì e il giovedì pomeriggio dalle 15 alle 18. Le prenotazioni possono essere effettuate direttamente in ambulatorio dalle ore 12 alle 14, tutta la settimana esclusi il sabato e la domenica.
Le malattie di tipo cronico condizionano la vita sia a livello pratico che psicologico, alterando abitudini e ritmi di che ne è colpito. Ciononostante il diabete, pur rientrando in questa categoria, è un avversario che il più delle volte viene sottostimato fin quando non ci si ritrova ad affrontarlo in prima persona. Un problema al quale alla Cittadella della Salute si cerca di dare una risposta con iniziative ad hoc, come quella dei controlli gratuiti della glicemia dello scorso 9 novembre, in concomitanza con la vicinanza della giornata mondiale del diabete.
«Questa malattia – afferma la dottoressa Claudia Arnaldi, coordinatrice del centro assieme al dottor Claudio Grande - con il tempo può colpire diversi organi e per questo richiede un’attenzione particolare. Il vantaggio di questa struttura è che gli utenti possono eseguire al suo interno, in un unico luogo tutti gli accertamenti necessari per tenerla sotto osservazione».
Nel centro opera infatti un team multidisciplinare di medici, pediatri diabetologi, infermieri, dietisti e psicologi al servizio dell’utente, assistito per tutti gli aspetti della malattia.
«L’utenza media va dai 3 ai 90 anni - spiega il dottor Grande -. Abbiamo 3.500 pazienti censiti nel nostro database qui a Viterbo e seguiamo in totale circa 6 mila utenti in tutta la provincia, raggruppati tra i centri che fanno riferimento al nostro gruppo. Inoltre c’è da sottolineare che nel Lazio, al di fuori di Roma, questo è l’unico altro centro pediatrico di riferimento per il diabete».
La struttura si è sviluppata anche grazie al contributo dell’Associazione giovani diabetici della provincia di Viterbo, che l’ha sostenuta nel corso degli anni, effettuando donazioni per l’acquisto di macchinari utili ( tra questi il retinografo e l’elettrocardiografo) e attivandosi per la creazione di campi scuola formativi per i più giovani.
«Non esiste soltanto l’attività ambulatoriale in senso stretto - sottolinea la dottoressa Arnaldi a questo proposito -. Teniamo all’attività di prevenzione e a quella di autogestione della propria malattia. Organizziamo incontri di educazione terapeutica e campi scuola per i più piccoli, dove all’attività di tipo ludico ne affianchiamo una di tipo formativo per la gestione del trattamento nella sua quotidianità».
