L'evento è organizzato con il patrocinio della Asl di Viterbo
nella foto: L’evento è organizzato con il patrocinio della Asl di Viterbo
4 dicembre 2015

La gestione della fatica nella sclerosi multipla

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Convegno Aism dedicato all'informazione sabato 12 dicembre alla Cittadella della salute di Viterbo

Sabato 12 Dicembre, presso la Cittadella della salute di Viterbo si terrà il convegno “La gestione della fatica nella sclerosi multipla”. L’evento sarà aperto a tutta la cittadinanza ed è un importante appuntamento di informazione e confronto interamente dedicato a conoscere la sclerosi multipla, malattia tra le più gravi del sistema nervoso centrale, che colpisce soprattutto i giovani e le donne. Sul territorio nazionale vengono diagnosticati 2000 nuovi casi ogni anno.

Il convegno è organizzato dalla Sezione AISM di Viterbo con il patrocinio della Asl di Viterbo.

I relatori, Dott.ssa Laura Compagnoni Neurologa del Centro di riabilitazione Airri Medical di Viterbo, Dott.ssa Sabrina Proietti Psicologa del Centro di riabilitazione Villa Immacolata, Dott.ssa Daniela Gangi  Coordinatrice Fisioterapia Servizio Assistenza Domiciliare Distretto B ASL/VT - Cure Primarie, affiancata dalla Dott.ssa Sara Sandroni Terapista Occupazionale, faranno un’attenta descrizione del sintomo della “fatica” nella SM.

Il tema che verrà trattato dal convegno è “la fatica”, sintomo invisibile che colpisce chi quotidianamente convive con la sclerosi multipla

La sclerosi multipla (SM) in Italia colpisce 72.000 persone , circa 400 persone con sclerosi multipla nella nostro Territorio Provinciale.

Cronica, imprevedibile, spesso invalidante, colpisce una persona ogni 4 ore e viene diagnosticata per lo più tra i 20 e i 40 anni, nel periodo della vita più ricco di progetti per il futuro, anche se esistono casi in età successiva e casi di SM pediatrica, più raramente in bambini sotto i 10 anni. Le cause della sclerosi multipla sono ancora sconosciute, probabilmente legate a una combinazione tra predisposizione genetica e fattori ambientali. A oggi non esiste una cura definitiva per questa malattia.