È il secondo anno consecutivo che si rinnova l'idea di esprimere un gesto di solidarietà nei confronti delle persone più deboli.
nella foto: È il secondo anno consecutivo che si rinnova l'idea di esprimere un gesto di solidarietà nei confronti delle persone più deboli.
2 gennaio 2014

Una raccolta fondi per i malati oncologici

  • Aumenta il carattere
  • Diminuisci il carattere

Organizzata nella Cittadella della Salute della Ausl di Viterbo una raccolta fondi per i pazienti dell'ospedale di Belcolle e della casa accoglienza "Sacra Famiglia". L'iniziativa promossa dall'unità operativa di Risorse umane

Non solo scambi di auguri e buoni propositi, ma attenzione a chi soffre. Durante le festività una piccola storia di solidarietà ha visto protagonista la Ausl di Viterbo. A ridosso del Natale i dipendenti dell’unità operativa Risorse umane, in collaborazione con i colleghi di altre unità operative, hanno deciso di organizzare una raccolta fondi destinata all’associazione Malati neoplastici della divisione Oncologia di Belcolle e alle persone in difficoltà ospitate all’interno della casa d’accoglienza “Sacra Famiglia” di Viterbo.

«È il secondo anno consecutivo che si rinnova l’idea di esprimere un gesto di solidarietà nei confronti delle persone più deboli mediante la raccolta di una piccola donazione», spiega Francesca Gubiotti, direttore dell’unità operativa Acquisizione e gestione giuridico economica delle risorse umane della Ausl di Viterbo.

«Ci siamo incontrati lo scorso 19 dicembre nella tradizionale colazione di lavoro che si tiene in prossimità delle feste natalizie e abbiamo deciso di ripetere l’iniziativa – continua Gubiotti -. Per noi il gesto è stato motivo di fratellanza e di sostegno nei confronti di tutti coloro che necessitano di un appoggio concreto».

La donazione a favore dei malati oncologici ha rappresentato, inoltre, un modo per commemorare la recente scomparsa di Anna Giannesini, moglie del dottor Angelo Tanese, collaboratore della Ausl in qualità di dirigente amministrativo e attualmente Commissario straordinario della Ausl Roma E.

«Un gesto di solidarietà – conclude Gubiotti – che non è soltanto un’occasione per aiutare il prossimo in prima persona. È anche un modo per accendere i riflettori sul più debole, per far sì che anche un piccolo contributo si possa moltiplicare per portare aiuto a tutti coloro che ne hanno bisogno».