Al corso accreditato Ecm, parteciperanno 99 tra medici chirurghi e infermieri, con la presenza in qualità di relatore di numerosi professionisti del settore.
nella foto: Al corso accreditato Ecm, parteciperanno 99 tra medici chirurghi e infermieri, con la presenza in qualità di relatore di numerosi professionisti del settore.
10 gennaio 2014

Stomaterapia e qualità della vita, se ne parla a Viterbo

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La relazione fra paziente e professionisti al centro del corso di aggiornamento in programma per il prossimo primo febbraio. "Serve un network multidisciplinare per gestire al meglio gli assistiti"

Per far in modo che quella fra il paziente portatore di stomia e chi lo ha in cura non diventi una relazione conflittuale occorre che tutte le figure professionali in ambito medico e assistenziale condividano le proprie conoscenze in uno sforzo sinergico. Questo è l’obiettivo del corso di aggiornamento “Stomaterapia vs qualità della vita: un approccio multidisciplinare”, che si terrà il primo febbraio presso l’hotel Villa Sofia a Viterbo.

L’iniziativa è organizzata dall'Associazione italiana operatori sanitari di stomaterapia (Aioss), nata nel 1982 per volere di alcuni infermieri che si occupavano di assistenza a persone portatrici di stomia, per garantire una crescita professionale e un aggiornamento continuo.

L’enterostomia consiste in un’operazione chirurgica che comporta un’apertura della parete addominale per mettere in comunicazione l’apparato intestinale con l’esterno. In molti casi, la stomia è l’unico modo per sopravvivere a una malattia o a un incidente.

«Nella Tuscia il numero di pazienti sottoposti a questo tipo di intervento è in significativa crescita - spiega Raffaele Macarone Palmieri, direttore dell’unità operativa di Chirurgia generale dell’ospedale di Belcolle -. Una mancato rispetto delle buone prassi può influire negativamente nel decorso post-operatorio e solo un network fra specialisti a livello multidisciplinare può favorire il miglioramento della qualità della vita delle persone che hanno subito una tipologia di intervento così invasiva».

«È di fondamentale importanza per il paziente stomizzato costruire un percorso orientato al raggiungimento di obiettivi terapeutici e riabilitativi efficaci per il recupero di una qualità della vita soddisfacente», aggiunge Macarone Palmieri, organizzatore dell’incontro, assieme al presidente dell’Aioss, Gabriele Roveron.

Al corso accreditato Ecm, parteciperanno 99 tra medici chirurghi e infermieri, con la presenza in qualità di relatore di numerosi professionisti del settore provenienti dalle principali strutture sanitarie nazionali.