Microscopia elettronica, firmata una convenzione tra la Asl e l’Unitus
La collaborazione tra i due enti consentirà il raggiungimento di elevate prestazioni scientifiche
e di clinica nefrologica senza ricorrere a figure o laboratori esterni
Domani, mercoledì 27 marzo alle 9,30, presso l’aula magna della Università degli Studi della Tuscia (UNITUS) si terrà una manifestazione pubblica per far conoscere alla città l’avvenuto accordo per una convenzione tra la Asl di Viterbo e la stessa Università, che prevede l’esecuzione di indagini di microscopia elettronica su frammenti di biopsia renale.
Presso l’ospedale di Belcolle vengono eseguite da un team di specialisti (nefrologi, radiologi e patologi) circa 50 biopsie renali l’anno. Per uno studio completo della patologia è indispensabile effettuare anche una indagine ultrastrutturale, che in passato veniva affidata al laboratorio di microscopia elettronica dell’Università Sapienza di Roma.
Negli ultimi anni si è sviluppata una proficua ed attiva collaborazione tra i medici di Belcolle e i ricercatori del Centro Grandi Attrezzature dell’Unitus, dove sono presenti le competenze sia tecniche che culturali per effettuare tali indagini.
Poter studiare le biopsie renali completamente “in loco”, senza perdite di tempo e di risorse economiche è un grande vantaggio per i pazienti del territorio. È infatti così possibile formulare diagnosi corrette in tempi contenuti con un pronto inizio della terapia, riducendo significativamente il rischio che il paziente affetto da nefropatia debba essere sottoposto a dialisi.
Allo stesso tempo la stretta collaborazione fra personale Asl e ricercatori della Unitus consente il raggiungimento di elevate prestazioni scientifiche e di clinica nefrologica senza ricorrere a figure o laboratori esterni.
“Questa convenzione Asl Unitus – commenta il direttore dell’unità operativa Nefrologia e dialisi di Belcolle, Sandro Feriozzi - rappresenta un momento di crescita scientifica, di appropriatezza clinica e di crescita sociale in quanto esempio virtuoso di collaborazione concreta tra enti territoriali che porta, da un lato, a benefici reali per i cittadini e, dall’altro, a qualificare ancor più la sanità viterbese e l’università”.