Belcolle, D’Amato inaugura la nuova tac
Grazie a un finanziamento regionale di 250mila euro.
Prosegue l'ammodernamento tecnologico della diagnostica per immagini aziendale
Questa mattina l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato e il direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donetti hanno inaugurato la nuova Tac dell’ospedale Belcolle, messa a disposizione dell’unità operativa Diagnostica per immagini e acquistata grazie a un finanziamento regionale di oltre 250mila euro.
“La nuova apparecchiatura – ha spiegato l’Assessore D’Amato al termine della cerimonia – è di ultima generazione e permette un deciso miglioramento delle prestazioni diagnostiche. La grande velocità di acquisizione del macchinario permette, inoltre, una riduzione nei tempi d’esame e nell’uso di mezzo di contrasto. Stiamo facendo un grande lavoro per l'ammodernamento tecnologico e sulle politiche del personale che sono i due cardini per una sanità sempre migliore”.
La Tac consente, infatti, l’esecuzione degli esami di perfusione cerebrale nei pazienti con sospetto ictus, con la possibilità di distinguere il tessuto vitale da quello già necrotico, in maniera molto più efficiente rispetto ad uno studio tac convenzionale, anche angiografico. All’aumento della velocità corrisponde anche un maggiore comfort del paziente, soprattutto se non collaborante o per gli esami in apnea. Basti pensare che acquisisce ben oltre 120 mm di anatomia al secondo.
La vicinanza con la sala di interventistica vascolare, inoltre, garantirà una migliore gestione del paziente nelle patologie tempo-dipendenti, nelle quale la rapidità e la precisione della diagnosi sono di importanza vitale. Sull’apparecchiatura è inoltre installato un software di supporto al radiologo nella identificazione e nella stadiazione dei noduli polmonari e quindi nel riconoscimento precoce di questo tipo di tumori. La Tac è anche equipaggiata con programmi di ultima generazione per la rimozione degli artefatti metallici nei pazienti portatori di protesi, per i quali si hanno spesso problemi nell’accuratezza della diagnosi, nonché con una serie di dispositivi per la riduzione importante della dose al paziente.
“L’acquisto della nuova Tac a Belcolle – spiega Daniela Donetti – va inquadrato nell’ottica del potenziamento in corso della diagnostica per immagini nella rete ospedaliera aziendale. Nel 2017, contemporaneamente all’inaugurazione del pronto soccorso, avevamo dotato l’ospedale Andosilla di uno strumento analogo, atteso da anni. Oggi diamo una risposta concreta a un reale bisogno espresso a Belcolle, anche a fronte di un incremento sensibile di attività registrata presso l’ospedale viterbese”.
Le buone performance evidenziate, in particolare sulla diagnostica per immagini in tutta la Asl, sono infatti rese ancora più confortanti se si considera il dato delle tomografie che, tra il 2017 e il 2018, registra un +17%, passando da 9741 a 11386 prestazioni erogate.
“Questi risultati – prosegue il direttore generale della Asl – sono strettamente correlati al percorso di ammodernamento tecnologico che abbiamo avviato, in particolare negli ultimi due anni. Un percorso che, contemporaneamente, facilita e qualifica la professionalità dei nostri operatori, migliorando la capacità dell’offerta di salute ai nostri utenti. Due esempi concreti sono il progetto attivato di teleradiologia, che consente ai nostri medici di refertare a Belcolle, in tempo reale, le prestazioni eseguite nelle strutture di Orte e Montefiascone, o anche l’acquisizione di un software finalizzato a un maggior controllo della qualità dei macchinari, al miglioramento della dosaggio di materiale ionizzante e al miglior monitoraggio dei volumi di attività delle macchine e degli operatori, con un conseguente recupero di efficienza e di produttività”.
Queste innovazioni tecnologiche si integrano con i nuovi sistemi per l’informatizzazione delle radiologie (Ris/Pacs) e per l’informatizzazione delle immagini diagnostiche non radiologiche (Macs) che la Asl di Viterbo ha attivato all’inizio del 2018, in tute le strutture aziendali, grazie a un finanziamento regionale complessivo di oltre 4milioni di euro. Nello specifico il Ris Pacs è un sistema informatico di ultima generazione che gestisce esami fondamentali, come la Tac e la risonanza magnetica, fornendo ai professionisti una migliore qualità delle immagini, fino ad arrivare ad avanzate e sofisticate ricostruzioni in 3D. Ricostruzioni che, con la recette acquisizione della piattaforma Terarecon, sono state estese anche all’emodinamica interventistica e alla chirurgia di urgenza.
Il Macs, invece, è un innovativo sistema per l’archiviazione, la trasmissione e la visualizzazione di tutte le immagini diagnostiche generate nell’ambito di altre specialità, quali, ad esempio, la citogenetica, la gastroenterologia e la cardiologia. Specialità che, normalmente, non afferiscono al Pacs.
Questo importante ammodernamento, in termini di tecnologia, è stato possibile a seguito del collegamento in fibra ottica di tutte le strutture ospedaliere della Tuscia, avvenuto nel corso del 2018, che ha sostituito la vecchia connessione in rame e che ha consentito di incrementare la velocità di trasmissione da 8 a 140 mega bit per secondo, di cui 100 dedicati ai servizi radiologici per lo scambio di immagini.